1° ottobre 2024
#Unaltrapartita: Comunità in campo è una campagna che ha come protagonista lo sport sociale e inclusivo. Un’iniziativa promossa da Acri e Assifero – in collaborazione con la rete delle Fondazioni associate – in occasione della Giornata Europea delle Fondazioni, che dal 23 settembre al 1° ottobre, vede svolgere in tutta Italia oltre 130 eventi, tra spettacoli e incontri che mettono al centro lo sport per tutti.
L'iniziativa
Obiettivo dell’iniziativa è attrarre l’attenzione su alcuni dei valori che ispirano l’attività delle Fondazioni, per farne conoscere meglio l’attività filantropica. A un anno dall’ingresso dello sport nella Costituzione, la campagna sarà l’occasione per valorizzare come le Fondazioni, insieme alle comunità e al Terzo settore, siano da sempre impegnate a garantire a tutti l’accesso alla pratica sportiva, come strumento di inclusione, condivisione e benessere.
«La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme» Art.33
Il nostro impegno
La Fondazione Cristo Re E.T.S. è da sempre impegnata nel sensibilizzare gli studenti sul tema della cultura sportiva per far acquisire l’importanza della formazione etica nello sport e promuovere allo tempo stesso un’educazione alla partecipazione sportiva.
E partendo da queste considerazioni ospita con entusiasmo la partita di calcetto inclusiva promossa dalla Fondazione Nazionale delle Comunicazioni che si svolgerà martedì 1 ottobre 2024 alle ore 11.00 presso l’Istituto Cristo Re.

La partita vedrà confrontarsi amichevolmente la squadra dei ragazzi ipovedenti dell’ASD Università Campus Bio-Medico di Roma con una rappresentanza della Fondazione Nazionale delle Comunicazioni.
Prima dell’incontro si esibirà un quartetto dell’Orchestra Giovanile Fontane di Roma presso la Sala Teatro della Fondazione Cristo Re E.T.S.
La Fondazione Nazionale delle Comunicazioni svolge la sua attività sull’intero territorio nazionale, con particolare attenzione alle esigenze delle aree del Mezzogiorno d’Italia.
Mantenendo la vocazione originaria, per la quale sono previsti contributi per gli orfani dei ferrovieri deceduti a causa di incidente durante lo svolgimento del servizio, la Fondazione eroga contributi nelle aree di intervento purché perseguano scopi di utilità sociale o promozione dello sviluppo economico, abbiano indiscusso valore sociale e non abbiano finalità di lucro.