Verso una cultura dell’incontro
“Stop al bullismo con un ciak!” è un intervento di prevenzione e di contrasto dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo da attuarsi nelle Scuole Secondarie di Primo e Secondo Grado, presentato dall’Associazione “Family in Progress” Onlus e finanziato e promosso dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Gli studi (Istat, 2014; dati dossier Bullismo di Telefono azzurro, 2016) sul fenomeno del bullismo in adolescenza e preadolescenza riportano che nelle scuole italiane, così come in quelle di molti altri paesi, le prepotenze scolastiche (bullismo) perpetrate da ragazzi e ragazze ai danni dei loro coetanei sono sempre più diffuse.
La scuola, luogo privilegiato non solo per l’apprendimento di conoscenze e abilità funzionali allo sviluppo cognitivo dell’individuo, ma anche di apprendimento di norme di rispetto reciproco e di “pro – socialità”, rappresenta il contesto “ideale” per la realizzazione di un progetto di prevenzione e di contrasto del bullismo, ovvero di dinamiche relazionali disfunzionali che costituiscono fattori di rischio nello sviluppo evolutivo di bambini e adolescenti. Nella scuola i ragazzi trascorrono gran parte della giornata e, oltre all’apprendimento di contenuti, imparano a relazionarsi con i propri pari. Il gruppo dei pari, nel contesto scolastico, rappresenta quindi la “palestra sociale” per eccellenza.
Progetto
Il progetto, che prevede la partecipazione della Classe III (Scuola Secondaria di Primo Grado) e del I BIennio (Licei), sarà sviluppato parallelamente in 4 Istituti scolastici del centro-sud Italia selezionati sia in zone di “periferia” e maggiormente a rischio socio-economico, che medio-borghesi, laddove il fenomeno bullismo non è legato a fattori di contesto economico-sociali, manifestandosi trasversalmente in tutte le classi sociali:
Obiettivi
Obiettivi generali
– Prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e cyber bullismo
– Promuovere il processo di inserimento nel gruppo dei pari
– Promuovere il benessere e i diritti delle persone di minore età
– Promuovere lo sviluppo di comportamenti pro – sociali e di gestione del conflitto
– Promuovere la capacità aggregativa nel mondo giovanile
– Promuovere comportamenti volti a sviluppare la sicurezza on line
Obiettivi specifici
– Rilevare il fenomeno “bullismo” nei contesti interessati dal progetto;
– Promuovere il livello di benessere psico-fisico della comunità scolastica nelle sue componenti (studenti, operatori scolastici, famiglie)
– Sensibilizzare la comunità scolastica (studenti, operatori scolastici, famiglie) sulle caratteristiche dei fenomeni e dotarla degli strumenti per affrontarli
– Sperimentare strategie innovative per affrontare i fenomeni di bullismo e cyber-bullismo
– Promuovere la capacità di assunzione di competenze sociali, relazionali ed emotive per una gestione e risoluzione efficace dei conflitti
– Stimolare la consapevolezza di schemi comportamentali disfunzionali e sostenere l’apprendimento di comportamenti sociali positivi
– Promuovere un utilizzo appropriato e consapevole degli strumenti informatici e della rete (sms, mms, foto, video clip, e-mail, chat rooms, istant messaging, siti web, chiamate telefoniche)
– Favorire la partecipazione attiva degli studenti attraverso strategie di peer-tutoring; creazione di un prodotto, realizzato dai ragazzi coinvolti nell’iniziativa, trasferibile nel mondo giovanile tramite i media e i principali social network
Pianificazione e durata degli incontri
Gli incontri si terranno nei mesi di febbraio (mercoledì 14, lunedì 19 e martedì 27) e Marzo (mercoledì 7, giovedì 8 e lunedì 12) per un totale di 30 ore di formazione, così strutturate:
Presentazione del progetto e somministrazione di questionari anonimi per la rilevazione del fenomeno (1 incontro, 4 ore complessive):
– Questionario anonimo sulle prepotenze (Olweus, 1993);
– La mia vita a scuola (Sharp & Smith, 1994 –adattamento it. Menesini, 2003).
Con tale azione si intende promuovere la consapevolezza nei ragazzi del fenomeno in oggetto.
Nello specifico ci si prefigge, attraverso la creazione di gruppi ad hoc di:
– Realizzare delle attività esperienziali, quali simulate, role playing, focus group ecc., al fine di stimolare la capacità aggregativa dei ragazzi e lo sviluppo dei comportamenti pro sociali e di gestione del conflitto.
– Informare i ragazzi sulle caratteristiche dei fenomeni in oggetto per il riconoscimento di atti di bullismo e cyberbullismo e dei possibili effetti.
– Informare ragazzi sui rischi connessi all’utilizzo di strumenti di comunicazione, social networks, chats (facebook, istagram, tweetter, whatsapp).
L’équipe che interverrà nel progetto, composta da 3 psicologi formatori, uno psicologo-psicoterapeuta coordinatore e supervisore, si avvarrà della collaborazione con un tecnico esperto cinematografico.
Scarica liberatoria per la realizzazione di riprese video e fotografiche[154 KB]