Ametur Cor Jesu (sia amato il cuore di Gesù)

Oggi venerdì 9 luglio Fratel André Laflamme, S.C. ha salutato la Presidenza e tutte le componenti della Fondazione Cristo Re al termine del suo mandato da Membro del Consiglio di Amministrazione.
Da parte di tutti noi un augurio speciale per il futuro e un sentito ringraziamento per la dedizione dimostrata in tutti questi anni.
Di seguito abbiamo il piacere di pubblicare il Suo contributo per l’Annuario Scolastico 2020-2021.
Correre verso il traguardo
Ogni vocazione è particolare e contiene il suo segreto, un segreto fra Dio e la persona che si sente chiamata a seguirlo. E io ricordo ancora esattamente il momento, l’ora, e il luogo in cui ho sentito questa chiamata misteriosa.
L’uomo che sono ora è il risultato di una continua ricerca finalizzata all’essere niente altro che me stesso e in maniera originale ho affrontato tutte le sfide della mia vita.
Correre verso il traguardo…è il tema che mi ha accompagnato per tutta la mia vita e significa correre verso Colui che mi chiama ogni giorno.
Nella mia stanza ho una immagine di Cristo, quasi voltato di spalle che sembra chiamarmi. E io l’ho sempre seguito con gioia. Ho poi un’altra immagine, a cui tengo molto, e che raffigura Cristo che ride. Un altro richiamo per me, per tutti noi forse, a scegliere la gioia e non la tristezza, nonostante le inevitabili difficoltà della vita. E anche io sorrido perché questa corsa verso il traguardo l’ho vissuta con Gesù che non mi ha mai abbandonato.

La Fondazione Cristo Re nella mia vita
Ho conosciuto per la prima volta l’allora Collegio Cristo Re nel 1985 quando ero qui a Roma per una sessione spirituale di otto mesi con altri membri della Congregazione. Avevo solo 36 anni. Nel 2000, dopo quattro anni di studi in Teologia a Lione, dove è stata fondata la Congregazione nel 1821, sono stato nominato Amministratore della Casa Generalizia e l’anno successivo, Superiore Locale. Nel 2006 sono tornato in Canada come Superiore e Guida spirituale di studenti universitari a Montréal. Nel 2010, poi, sono tornato a Roma, occupandomi, fin da subito, dell’Annuario del nostro Istituto dei Fratelli del Sacro Cuore e di tutte le nostre Comunità sparse nel Mondo. Sono stato nominato Membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cristo Re nel febbraio 2011.
La Fondazione Cristo Re fa ormai parte della mia storia personale. Il mio scopo era e rimane ancora oggi quello di essere un sostegno per i laici impegnati nella scuola. Nella mia presenza all’interno della Fondazione ho voluto interpretare il Carisma della nostra Congregazione vivendolo con atti concreti che fossero di esempio per tutti coloro che lavorano nell’Istituto Cristo Re. E credo che il nostro Carisma sia davvero ben radicato nella Fondazione. Fare posto ai giovani in difficoltà, esser loro vicini, ascoltarli; è per questo che è nato l’Istituto in Francia ed così che viene vissuta la vita scolastica anche nell’Istituto Cristo Re. Per questo mi sento a casa qui e per questo ringrazio tutti coloro che mi hanno accolto.
Il cuore istituzionale
Il mio cuore è legato al «cuore istituzionale» della Fondazione del Cristo Re. C’è lì, un cuore che batte, che fa respirare, che invita anche a «correre verso il traguardo», verso il vero e unico traguardo valido: Dio Padre, il Figlio suo e lo Spirito Santo. Questo cuore della Fondazione lo porterò con me, ovunque andrò.
La Fondazione rimarrà impressa nella mia memoria perché al centro del progetto educativo ci sono concretamente i giovani e quindi il futuro della Vostra bella Nazione. Ormai la Vostra bellissima cultura, la vostra sensibilità e il Vostro modo di esprimere le emozioni fanno parte di me e del mio cuore.
I Fratelli del Sacro Cuore sono persone che nutrono prima di tutto una grande passione per Dio, e per i giovani. Il nostro cuore e il nostro “essere” devono riflettere il Cuore di Gesù e condurre altri al Suo Maestro e Guida. È una grande missione condivisa con i laici al Cristo Re, «segnati» ormai da questo Carisma.
Il nostro futuro!
E ora mi rivolgo a tutti Voi alunni, genitori, docenti e non docenti: dobbiamo essere il riflesso di Dio gli uni per gli altri. E vi ringrazio, magari anche mentre leggete queste poche pagine, per i vostri dubbi che ci obbligano a riconsiderare le nostre certezze.
Quando leggerete questo mio articolo sarò tornato in Canada e ci tengo a dire grazie per la Vostra presenza e poi grazie per aver creduto nella nostra missione comune che – sono sicuro – continuerà negli anni.
È un momento importantissimo della mia vita in cui voglio continuare a dire: Sì, Signore! Eccomi!
Membro uscente del Consiglio di Amministrazione