Sempre attenti ai valori cristiani adattiamo la nostra azione educativa alle necessità dei tempi e dei luoghi
I Fratelli del Sacro Cuore
Il Fondatore
André Coindre nacque a Lione il 26 febbraio 1787.
Sin da bambino rivelò il carattere coraggioso della sua persona e tale coraggio mise al servizio della sua missione. L’educazione cristiana impartitagli dalla famiglia originò il suo amore per Dio e per il prossimo. Nell’anno 1812 André fu ordinato sacerdote e nove anni più tardi, nel 1821, fondò l’Istituto dei Fratelli del Sacro Cuore per liberare i giovani dall’ignoranza, prepararli alla vita e donar loro la conoscenza e l’amore per la religione.
La Nostra Identità
I Fratelli del Sacro Cuore sono una congregazione religiosa laica. La fraternità è basata sulla semplicità e la reciproca vicinanza, come in una grande famiglia. La regola consegna l’evangelizzazione come missione e ricorda che il compito principale prima di tutto spirituale. Far parte dell’Istituto oggi è credere all’amore di Dio, viverlo e diffonderlo e, in quanto educatori, contribuire all’evangelizzazione dei giovani, cogliendo le necessità del mondo e cercando di dare una risposta effettiva tramite l’educazione alla luce del Vangelo.
In una società che, in mezzo alla sua potente organizzazione, ha perso il riferimento all’umano, al relazionale e alla comunità, la missione di educare è riconoscere le ragioni profonde della vita. Comprendere il senso della comunione in questo mondo, della nostra appartenenza globale e delle nostre risorse e possibilità, è quello che anima il nostro lavoro e la nostra convivenza. Infatti, educare è imparare a sperare e arrivare a vedere il senso che la vita possiede.
Il proposito di ogni progetto educativo è quello di essere un segno di speranza fra le genti. Optiamo per una pedagogia personalizzata, attiva e creatrice, da cui l’alunno in un clima di libertà, rispetto e fiducia, possa svilupparsi come artefice della sua stessa educazione e del suo futuro.
Sempre attenti ai valori cristiani adattiamo la nostra azione educativa alle necessità dei tempi e dei luoghi: aperti alle realtà sociali e lavorative; coraggiosi nelle nuove proposte didattiche e tecnologiche.
Archivio Fotografico
L’Educazione è cosa del Cuore
San Giovanni Bosco aveva sei anni quando è stato fondato l’Istituto dei Fratelli del Sacro Cuore dal Padre André Coindre, il 30 settembre 1821 a Lione, in Francia. Il “secondo fondatore” dei Fratelli, Fratel Policarpo, fu contemporaneo di Don Bosco. Cosa avevano in comune questi tre religiosi se non un cuore appassionato per l’educazione cristiana dei giovani della loro epoca in un periodo della storia in cui appunto tanti ragazzi erano abbandonati e senza educazione?
Il preambolo della Regola di Vita dei Fratelli del Sacro Cuore definisce chiaramente la ragione di essere dell’Istituto: «Per sottrarre i giovani all’ignoranza e prepararli alla vita, dando loro la conoscenza e l’amore per la religione, Padre André Coindre fonda, nel 1821, l’Istituto dei Fratelli del Sacro Cuore. La fondazione dell’Istituto rientra nel contesto missionario dell’epoca, come risposta alle necessità dei tempi e dei luoghi a favore di una gioventù trascurata e scristianizzata ». Centonovantatre anni dopo la propria fondazione, l’Istituto continua, in più di 30 paesi, a conferire e curare l’educazione e la formazione di migliaia di ragazzi per prepararli alla vita e renderli partecipi alla costruzione di una società più umana.
La Fondazione dell’Istituto Cristo Re fa parte integrale del progetto educativo iniziato dai fondatori. Nel 1932, in tempi difficili in Europa, alcuni fratelli dell’Istituto dei Fratelli del Sacro Cuore fondarono l’Istituto Cristo Re e cominciarono ad impegnarsi a Roma. Generazioni di educatori, di laici, religiosi e sacerdoti non hanno mancato di generosità, di fede e di speranza nella gioventù. Il passato è garante del presente e lo sarà del futuro. Questo principio è vero soprattutto nella storia della Bibbia e la fedeltà di Dio, camminando sempre al nostro fianco, ci aiuterà a trovare la felicità e a divenire assieme (adulti, ragazzi, coniugi, religiosi, sacerdoti) volto di Dio, ciascuno nel proprio ambiente familiare, di vita scolastica o professionale. Dio si fa conoscere, si fa vedere e raggiunge l’essere umano attraverso l’essere umano. Cristo ce l’ha insegnato.
I tempi sono cambiati…i giovani no! Sono sempre lì e hanno il diritto di ricevere una educazione umana e cristiana. Noi tutti, così come i genitori e gli educatori (laici e religiosi), abbiamo la responsabilità di rispondere a questo desiderio legittimo. Non sono più i Fratelli del Sacro Cuore (italiani, spagnoli, francesi, canadesi o americani) che dispensano l’educazione al Cristo Re, anche se continuano a fornire il proprio sostegno al personale educativo e all’opera attraverso una presenza discreta e rispettando la direzione data al progetto educativo. Questa presenza discreta nella Fondazione del Cristo Re, nel Centro sportivo – tutti insieme come una famiglia – è la memoria viva del progetto educativo dei Fratelli del Cuore che perdura negli anni a favore dei giovani… un ricordo costante che i giovani italiani di Roma rappresentano il futuro.
La Regola di Vita dei fratelli delinea il carisma particolare della comunità: “ Far parte dell’Istituto al giorno d’oggi, è credere all’amore di Dio, viverne e diffonderlo; è, in quanto religiosi educatori, contribuire all’evangelizzazione, in modo particolare con l’educazione dei bambini e dei giovani (Regola di Vita 13).
Lo svolgimento del progetto educativo del Cristo Re dipende dell’impegno di tanti laici (genitori ed educatori) che, potremmo dire, hanno preso la staffetta per affrontare il futuro della scuola. Tutti, dobbiamo essere molto orgogliosi di questo e allo stesso tempo coscienti della nostra grande responsabilità.
La Scuola è una comunità educativa e “L’educazione cristiana può realizzarsi difficilmente senza la testimonianza di una comunità educativa fondata sulle strette relazioni tra insegnanti, genitori, alunni e popolazione locale ” (Regola di Vita 156) e “Condividiamo con i maestri laici la responsabilità della formazione morale e religiosa degli alunni. Stabiliamo un clima di comprensione e di dedizione che risvegli nei giovani il senso comunitario e il desiderio dell’impegno ” (Regola di Vita 157).
Hanno quindi ragione Don Bosco, Padre André Coindre, Fratel Policarpo e tanti educatori di oggi nell’affermare che “l’Educazione è cosa del cuore”. Qualcuno ha scritto: “Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere” (cit.). E ancora: “Ci sono due modi di diffondere luce: essere la candela oppure essere lo specchio che riflette la sua luce”. (cit).
Noi Fratelli del Sacro Cuore, assieme ai laici, tutti collaboratori nella stessa missione educativa, vogliamo essere appunto questo specchio di una fiamma accesa tanti anni fa.
Fratel André Laflamme, S.C.