La scuola è un’istituzione che accompagna il ragazzo nella crescita, accogliendolo quando è ancora un bambino poco incline alla disciplina e lasciandolo al mondo ormai adulto e pronto a spiccare il volo.
Il percorso non è tuttavia sempre semplice e lineare e presenta periodo in cui gli ostacoli possono sembrare davvero insormontabili.
Attraverso la nostra area editoriale abbiamo già in passato dato altri consigli alle mamme o direttamente agli studenti, ad esempio quale università scegliere dopo il liceo o come aiutare i figli a scegliere la migliore scuola superiore.
Ora in questo articolo, invece daremo dei suggerimenti su come migliorare a scuola e analizzeremo nel dettaglio quali sono gli accorgimenti per poter frequentare con serenità e profitto e ottenere ottimi voti utilizzando un metodo corretto.
L’obiettivo è ottenere buoni risultati mettendo l’impegno adeguato e possibilmente amando ciò che si sta facendo senza avvertire una fatica superiore al normale.
Se desiderate migliorare la vostra carriera scolastica o fornire dei consigli utili ai figli, leggete oltre e aggiustate immediatamente il tiro.
5 semplici consigli per migliorare a scuola
1. Porre la massima attenzione alla lezione in classe
Può essere talvolta piuttosto difficile mantenere la concentrazione mentre gli insegnanti spiegano, ma nell’apprendimento in classe passa la maggior parte del successo futuro.
Se i concetti vengono spiegati chiaramente è maggiore la possibilità di assimilarli e non lasciarli più andare, dimezzando il lavoro da fare a casa se si è già compreso l’argomento di base.
I compiti saranno quindi esclusivamente un ripasso di idee che sono già all’interno della testa e che possono essere espresse così con correttezza durante l’interrogazione.
Sin da piccoli i bambini dovrebbero cercare di non distrarsi eccessivamente, magari aiutati da insegnanti che sappiano proporre attività avvincenti e proporre nozioni in modo interessante e originale.
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2. Fare domande quando non si comprende un concetto
Talvolta alcuni bambino o ragazzi più timidi hanno difficoltà ad esprimere le proprie perplessità quando non riescono a comprendere parte della lezione che viene proposta.
Uno dei migliori insegnamenti che potete fare ai vostri figli è quello di non vergognarsi mai ad esternare una difficoltà, poiché capita a tutti prima o poi di non afferrare un concetto al primo colpo e di avere bisogno di una seconda spiegazione.
In tal modo sarà possibile avere le idee più chiare e riuscire ad esprimerle nuovamente quando sarà il momento dell’interrogazione.
Anche l’insegnante ha un ruolo essenziale in tal senso, poiché deve essere capace di mettere gli studenti a proprio agio e intimidirli con un atteggiamento errato.
3. Eseguire sempre i compiti a casa
L’insegnante, indipendentemente dal tipo di scuola che si sta frequentando, calibra con attenzione la quantità e la tipologia di compiti che vengono richiesti per casa, poiché dietro ci sta un lavoro importante e accurato.
Per questo motivo è essenziale che ogni esercizio venga eseguito con la massima attenzione a casa, poiché senza la giusta pratica è poi impossibile riproporlo correttamente al momento dell’interrogazione.
Lo stesso discorso vale per l’orale, che potrebbe generare maggiore imbarazzo nel ragazzo e che pertanto richiede un costante allenamento.
Se vedete che vostro figlio presenta difficoltà in tal senso, ascoltatelo con attenzione mentre ripete, correggendolo solo alla fine del discorso e in maniera quanto più possibile costruttiva.
In tal modo sarà più semplice per lui riproporre lo stesso schema in classe senza sentirsi frenato o giudicato di fronte ai compagni.
4. Semplificare i concetti
Soprattutto quando si procede con il percorso scolastico e le materie diventano sempre più complesse, alcuni concetti sono più difficile da assimilare con semplicità.
Per questo motivo è opportuno renderli più basici possibili e cercare di spiegarli con parole facili e percorso mentali lineari. Fate finta di dover illustrare la materia a una persona che non la conosce assolutamente, così da riuscire ad essere chiari e precisi.
Tale discorso vale sia per l’insegnante che per il genitore a casa, che potrà aiutare il figlio scomponendo le difficoltà in elementi più basici.
Il ragazzo avrà così la possibilità di fare proprio il discorso e articolarlo correttamente quando si trova in classe ed è il suo turno di essere interrogato.
5. Utilizzare degli schemi
Agganciandosi al concetto precedente, la semplificazione di un discorso difficile passa anche attraverso la creazione di schemi e mappe concettuali, che possono aiutare a sviluppare meglio l’idea adocchiando solo un concetto di base e ampliandolo a seconda delle conoscenze acquisite.
Quello di scrivere sul quaderno i termini chiave collegati da frecce è un metodo che andrebbe insegnato sin dalla più tenera età, poiché è utile non solo in ambito scolastico, ma anche universitario e in un futuro lavorativo.