L’apprendimento delle lingue straniere diventa di fondamentale importanza. Per questo motivo, l’apprendimento di un secondo idioma, accanto a quello “madre”, riveste sempre di più un ruolo primario sia dal punto di vista socio-culturale sia per possibili applicazioni nella sfera lavorativa.
Iniziare da piccoli
I nostri bambini sono destinati a essere i cittadini del mondo, ecco perché molti genitori scelgono di far intraprendere ai propri figli un percorso formativo multiculturale fin da piccoli. Tra i 3 e i 5 anni lo studio di una lingua avviene in modo intuitivo, mentre dopo i 7 anni questo diventa deduttivo, in quanto il bambino inizia a fare riflessioni sempre più coscienti. È infatti ormai ampiamente riconosciuto che mettere i bambini in contatto con altre lingue, fin dalla più tenera età, può influenzare in modo positivo sia l’apprendimento futuro sia la propensione verso altre culture, oltre ad avere indubbi benefici sul piano strettamente linguistico, cognitivo e sociale.
Proprio questa diventa una delle ragioni che possono portare verso un percorso didattico fondato sull’insegnamento di almeno 2 lingue straniere, iniziando preferibilmente in età precoce.
L’importanza della lingua cinese
Imparare una lingua straniera, qualsiasi essa sia, significa comprendere una nuova cultura e accrescere le potenzialità dei nostri piccoli, preparandoli per un futuro in rapida evoluzione. In particolare, è ormai sempre più evidente come la Cina non rappresenti più un futuro lontano ma, al contrario, un presente sempre più vicino e tangibile. Il cinese è la lingua più parlata al mondo e la comunità asiatica in Italia cresce a vista d’occhio, con la conseguenza che è sempre più probabile che i nostri figli abbiano in classe, o nel gruppo di amici, persone di origine cinese. Di conseguenza diventa quasi necessario sviluppare una conoscenza approfondita di questo Paese e della sua lingua.
Il cinese sarà sicuramente una lingua importantissima nel futuro lavorativo e culturale dei nostri ragazzi, quindi è bene poter porre fin da subito solide basi affinché si possa procedere verso un apprendimento mirato.
Come impostare l’insegnamento del cinese
Sulla base di quanto detto, il miglior punto di partenza può essere proprio quello di cominciare da bambini, accompagnando i piccoli alunni alla scoperta di una civiltà che appare così lontana da quella europea.
Un progetto di questo tipo deve essere pensato facendo sí che le lezioni diano dei piccoli assaggi della lingua e della cultura cinese pur mantenendo sempre un carattere di leggerezza. È importante che l’insegnamento si strutturi tramite il gioco, cosicché i bambini imparino divertendosi. Ecco perché è sempre bene accompagnare le lezioni con balli, musica e disegni. Inoltre, il cinese è una lingua che ben si presta a essere musicata e cantata, per non parlare poi dell’aspetto grafico, dato che si esprime tramite simboli e ideogrammi. Durante i laboratori verranno utilizzati vari tipi di materiali didattici al fine di integrare insegnamento e gioco. E così i bambini imparano la nuova lingua in modo spontaneo e creativo. Negli ultimi anni sono sempre di più gli istituti che provano un accostamento precoce a una seconda lingua e questo accade sia nelle scuole statali sia in quelle paritarie.
Rispetto ad altre scuole di questo tipo, l’Istituto Cristo Re già pone un’attenzione particolare all’insegnamento delle lingue, inserendo nella propria offerta anche il cinese, sia per le attività curriculari (Medie Cambridge, Liceo Scientifico Cambridge, Liceo Linguistico) che per quelle extra curriculari ( agli iscritti di tutti i Licei).
Il liceo linguistico del Cristo Re si propone di potenziare le competenze degli alunni, i quali si dovranno misurare con l’esame HSK (Hanyu Shuiping Kaoshi), un test per la certificazione della lingua cinese elaborato da Hanban sulla base dello standard internazionale di competenza della lingua cinese rivolto ai non madrelingua.
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L’offerta formativa dell’Istituto Cristo Re approfondisce diversi metodi per lo studio del cinese proponendo diverse tecniche per memorizzare i caratteri e per imparare a scrivere usando il PINYIN (traslitterazione ufficiale della lingua cinese); si frequentano lezioni interattive nelle quali vengono privilegiati il più possibile gli interventi degli alunni in lingua cinese e si mira a creare gruppi di lavoro per esercitarsi nella comunicazione o nella stesura di brevi dialoghi che vengono poi recitati in classe, facendo così esercizi di ascolto e di conversazione.